Si fa spazio a grandi falcate per la prima volta in una manifestazione interamente dedicata all’uomo, fa il suo ingresso con stile, lusso ed eleganza, la donna dell’autunno/inverno 2008 – 09. Si, perché alla 73° edizione di Pitti Immagine Uomo è nata una nuova sezione: Pitti W_Woman Collection, dedicata, appunto, alle pre-collezioni donna.
Leggerezza e femminilità come comune denominatore della collezione Thes&Thes dove l’armoniosa linearità dei capi, i dettagli ultrafemminili e ricercatissimi danno vita ad una nuova visione della pelliccia da indossare anche nel quotidiano più informale. I colori variano dal bianco al grigio, fino a sedurre con un viola intenso.
La donna del giovane stilista di alta moda Carlo Contrada, ama abiti che si rifanno agli anni Settanta e Ottanta, filo conduttore: la rivoluzione femminista però ribaltata in chiave più fantasiosa. La donna Contrada vive a New York ed è molto innamorata del suo compagno tanto da indossare i suoi abiti. Al via quindi mises che ricordano la camicia dell’uomo, molto ampia ma comunque dai volumi slim. I materiali sono lana, seta, jersey.
Amanda Wakeley è una ex modella newyorkese che ha scelto di creare una collezione ispirandosi a Poiret, tutto è realizzato in seta italiana, il perlato in India. E’ una collezione elegante, quasi esclusivamente di abiti da sera, importanti, dalla silhouette slim ed allungata e dai colori dell’oro e dell’argento ma anche del nero.
Il lusso incontra la natura in casa Nathù dove i tessuti realmente biologici sono ottenuti da fibre accuratamente selezionate in diversi Paesi del mondo e colorati con tinture anch’esse biologiche. L’idea di fondo è couture ed emerge dall’immagine dei capi e nei volumi, arricchiti da giochi di drappeggi e di pieghe, da maniche a sbuffo e gonne a ruota o a palloncino.
Ha il profumo degli anni Cinquanta e degli atelier ma è perfettamente proiettata nella società contemporanea la collezione donna di Pierluigi Fucci. La silhouette ha volumi smilzi nella parte alta e si apre a corolla in quella bassa. Ruches tridimensionali sono posizionate su camicie e maglie di cashmere, trasformata a volte nella schiena di un blouson in nappa plongé e nel posteriore di un meraviglioso cappottino di cashmere foderato di piume.
E’ ispirata alle correnti artistiche dei primi del Novecento (Futurismo/Dada) la collezione Archivio Privato dove la parola chiave è “tridimensionalità”. Capi simbolo; il trench in crepe nero con doppia manica in tecnico laccato; l’abito jersey nero costruito con tagli scuba; pantalone Palazzo in georgette di seta nero sovrapposto a leggins in jersey specchio e il cappotto in maglia tricottato a mano realizzato in bianco lana.