Cosa sareste disposti a fare per amore? Se nel dubbio cercate suggerimenti, gustatevi Sleuth, thriller psicologico diretto da Kenneth Branagh, apparso in anteprima alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
Il concept della pellicola è molto semplice: si tratta di un duello in tre atti. In un angolo ecco Sir Michael Caine nel ruolo di uno scrittore di successo dallo charme irresistibile; nell’altro troviamo Jude Law nei panni di un attore che ruba la moglie al primo. Assistiamo fra i due ad una vera e propria partita psicologica: chi riuscirà ad umiliare di più l’altro? E’ proprio questo il punto di forza della pellicola. I protagonisti cominceranno come se fosse un gioco, ma alla fine sarà difficile fermarsi e questo aprirà la strada alla violenza inaudita.
Comunque finirà è certo che dopo anni di ruoli da uomo perbene e maggiordomo modello, è un piacere vedere Caine nei panni di una persona instabile. Tenete però presente che non si tratta del solito cattivo convenzionale, ma di un uomo dalle tante sfaccettature pronto a diventare un genio del male per amore di una donna.
Nel ruolo dell’antagonista ecco, invece, un Jude Law in una delle prove più mature della sua carriera: nel recitare accanto ad un’icona come Caine l’attore tira fuori il meglio di sé con un’interpretazione misurata e intensa. Law è stato il primo a salire a bordo al progetto: l’attore è infatti tra i produttori della pellicola.
Sleuth è tratto dal play teatrale di Anthony Shaffer, lo stesso che aveva realizzato il copione di “The Wicker Man” (quello originale del 1973). Portato sullo schermo anche nel 1972, in Italia il film era intitolato Gli Insospettabili e vedeva Laurence Olivier contro Michael Caine nel ruolo che oggi è di Jude Law.
L’altro nome da menzionare a proposito del film è quello di Harold Pinter, drammaturgo tra i più famosi del teatro britannico che ha adattato il dramma originale.Pinter ha dichiarato che non si tratta di un vero remake: lo sceneggiatore ha, infatti, ricreato una nuova storia tutta sua che mantiene lo spirito dell’opera originale.
La pellicola è il risultato dell’entusiasmo dei realizzatori e degli interpreti: la sceneggiatura è stata il punto di partenza, poi sono arrivati gli attori ed infine il regista, il più entusiasta di tutti.
Quando si tratta di portare il teatro al cinema Kenneth Branagh è l’uomo che fa per voi: il suo primo amore è il palcoscenico e grazie ai suoi cinque adattamenti, il cinema ha riaccolto un autore come William Shakespeare tra le sue ampie braccia.
L’abilità del regista è quella di essere un ottimo direttore d’orchestra. Ritmo, recitazione, dialoghi e tensione: in Sleuth tutto è perfettamente sincronizzato.