Lei si accorge quando una donna non è il prodotto della sua volontà, ma di un consiglio esterno?
Sì, è evidente e capita spessissimo che una donna vada da un parrucchiere chiedendogli di diventare come un modello visto su un giornale o in televisione. Alcuni parrucchieri, invece di attualizzare la pettinatura al viso, eseguono asetticamente il taglio senza domandarsi se sia conforme o meno alla personalità della cliente: il risultato è a dir poco disarmonico e siccome la bellezza è soprattutto armonia ed equilibrio, si intuisce il risultato finale
Lei ha pettinato le più belle donne del mondo; che cosè la seduzione?
La seduzione è una forza interiore, è un magnetismo che non necessariamente si accompagna a canoni estetici prefissati. E’ la capacità di essere se stesse con naturalezza e spontaneità. La seduzione è molto vicina alleleganza che è anche semplicità ed essenzialità.
Lei ha aperto due atelier a New York, che esperienza ne ha tratto?
È stata un’esperienza formidabile perché dovevo adattarmi non solo a persone sempre diverse ma anche a razze differenti vista la realtà multietnica di New York. Le donne americane sono inizialmente diffidenti ed essendo un po insicure sono vittime della moda ed hanno bisogno di riferirsi costantemente a dictat esterni. Se però riesci ad entrare nella loro mentalità, sono donne fedelissime capaci di affidarsi completamente.
Esiste una fisionomica dei capelli ed è vero che le donne quando vogliono rompere col passato tagliano i capelli?
Spesso taglio e capelli indicano limmagine che le donne vorrebbero offrire a terzi. La volontà di cambiare situazioni, modificando look, è capitato frequentemente, ma si verifica anche il contrario. Alcune donne sulla cinquantina non vogliono tagliare i capelli lunghi perché legate ad un immagine di se stesse di quando facevano innamorare i mariti: non tagliando i capelli è come se non tagliassero il filo che le lega a quel momento felice.
Se conosce così bene le donne ha risolto il mistero che le avvolge che è così indecifrabile dagli uomini?
Io non credo ci sia mistero; le donne vogliono essere guardate, ascoltate, vogliono quella considerazione che è giusto tributare loro.
Cosa si aspetta ancora dalla sua professione?
Ancora molto. Questa è una professione sempre in evoluzione, non ci si ferma mai. Tengo molto poi al premio Sergio Valente, istituito per dare la possibilità ai giovani parrucchieri di impratichirsi e imparare: si tratta di un premio annuale conferito a ragazzi selezionati nelle varie specialità. La giuria, presieduta da me e formata da importanti stilisti vuole regalare un occasione a ragazzi provenienti da tutta Italia. I sei finalisti mi seguono nelle varie manifestazioni: Donna sotto le stelle, oppure in Cina, o nei concerti dal Papa per pettinare i cantanti provenienti da tutto il mondo. Vorrei essere un punto di riferimento reale per questi giovani comportandomi come avrei voluto che nel passato si fossero comportati con me: con generosità di consigli senza paura di insegnare il mestiere.
Dal punto di vista sociale cerco, attraverso la manifestazione il Natale dei cento alberi dautore di dare un contributo alla ricerca: ogni Natale molti personaggi dello spettacolo addobbano fantasiosamente i loro abeti: dalla loro vendita si ricavano soldi per la beneficenza.
Cosa vuole che si dica di lei?
Che sono un serio e onesto professionista.
Approfittiamo per chiederle dei consigli sulla bellezza dei capelli…
È importante una sana alimentazione, non sfruttarli troppo in colorazioni continue e ripetute, seguire un po il verso del capello e utilizzare prodotti specifici.
Chiome oltre la moda (part II)
Sergio Valente oltre la moda (part II)
Courtesy of © Sergio Valente