Fino al 6 gennaio 2008 kunst Merano arte presenta FROM & TO.
Il progetto a cura di Valerio Dehó e Denis Isaia nasce dalla volontá di Merano arte – edificio Cassa di Risparmio di supportare da vicino la crescita degli artisti operanti in regione, dando loro la possibilitá di instaurare nuove relazioni e di confrontarsi con il panorama internazionale. Nato con la condivisione progettuale di Letizia Ragaglia del Museion di Bolzano e Sabine Gamper della Ar/ge kunst rappresenta solo la prima tappa di un sistema, che si augura sempre piú organico, per il sostegno della produzione culturale locale.
Punto centrale della mostra è la collaborazione e il confronto. Cinque artisti locali (Michael Fliri, Laurina Paperina, Stefano Cagol, Philipp Messner e Brigitte Niedermair) hanno invitato un artista, di cui apprezzavano il lavoro che però non conoscevano personalmente, con l’obiettivo di lavorare a quattro mani o in alternativa produrre nuovi lavori su un tema comune.
Michael Fliri ha invitato Paul Kos, artista sessantaquattrenne di San Francisco considerato negli Stati Uniti uno dei padri della ricerca concettuale californiana. Per kunst Merano arte Kos e Fliri presentano due lavori prodotti qualche mese fa durante la fresca estate di San Francisco che hanno in comune l’audio e il titolo “I saw the light”: un’ideale sfera di influenza comune che ha garantito ad entrambi la propria identità artistica ma ha creato un unico nuovo lavoro. Un approfondimento merita la ricerca di Paul Kos, a cui kunst Merano arte dedica anche un omaggio riproponendo un suo vecchio video degli anni `70. I suoi lavori ricordano molto alcune delle grandi sperimentazioni degli stessi anni, Bruce Naumann per fare un esempio o le migliori prove di un altro grande artista californiano come Jack Goldenstein.
Altra coppia di artisti Stefano Cagol e gli Stealth. Il primo è un artista trentino con alle spalle una esperienza internazionale, i secondi sono un gruppo di architetti/artisti olandesi che portano avanti studi complessi sulla nascita e l’evoluzione delle città e delle organizzazioni più in generale. Stefano ha lavorato sul concetto di influenza collettiva con uno sguardo rivolto ai grandi media di massa: troviamo nelle stanze di Merano arte delle vecchie conoscenze come lo Zio Sam o la bandiera americana a simboleggiare la longevità di alcuni simboli del moderno.
Gli Stealth partendo dal concetto di influenza hanno trasportato in linguaggio visivo una riflessione “introspettiva” su kunst Merano arte e la sua storia. Il gruppo olandese ripropone sul pavimento del museo le ombre di quanto si è visto in questi 6 anni di vita della struttura organizzando una specie di viaggio nella memoria all’interno dello stesso museo.
Altra accoppiata di artisti: Matthew Smith e Philipp Messner, il processo della loro collaborazione è particolarmente interessante perché dopo mesi di lavoro comune, Matthew Smith ha deciso di non proseguire mettendo in luce per un verso l’impossibilità per alcuni artisti di uscire dai loro schemi di ricerche se non compromettendo se stessi, dall’altra il senso proprio della mostra. In mostra dunque quanto la ricerca comune ha prodotto per Philipp Messner.
Laurina Paperina, giovane artista trentina, che si è imposta all’attenzione del pubblico in anni recenti soprattutto per la sua ricerca sarcastica sui personaggi dello schermo, ha scelto un fumettista/artista sudafricano che come lei lavora su temi controversi seppur in un’area molto più problematica in cui razzismo, scolarizzazione, lotte etniche sono all’ordine del giorno. La loro collaborazione prende forma in una grande composizione a quattro mani. I disegni sia in un caso che nell’altro non fanno sconti a nessuno e ci mettono davanti ad alcuni problemi irrisolti della contemporaneità. Brigitte Niedermair ha chiesto di collaborare con Marit Victoria Wulff Andreassen, una coppia tutta al femminile che prosegue le questioni relative alla libertà sessuale e di pensiero inaugurate negli anni ’70. Ne è nata una riflessione sulla sessualità al femminile oggi che sulla stessa linea dolce amara inaugurata da Anton Kannemayer e Laurina Paperina apre ancora una volta finestre di riflessione su paure, crescita e desiderio.
from_&_to
Merano arte – edificio Cassa di Risparmio
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