Spagnolo, di Valencia, dove è nato nel 1951, ha iniziato la sua formazione a partire da un forte interesse per la pittura e la scultura per approdare agli studi di architettura.
Segno caratteristico della figura di Calatrava è la sua vocazione all’interdisciplinarietà, la costante ricerca di forme espressive differenti, l’attenzione, paritaria e costante, verso le scienze esatte e l’ingegneria così come verso la plasticità e l’estetica delle forme. Di volta in volta “architetto-scultore” o “architetto-ingegnere”, Calatrava lega, in un gioco di continui e indissolubili rimandi, gli elementi fondanti della sua ricerca: il disegno, l’architettura e la scultura.
La mostra, a cura di Tomás Llorens e Boye Llorens Peters, riflette, dunque, l’urgenza creativa e la complessità dell’opera di Calatrava, il suo essere indiscutibilmente contemporaneo nell’uso dei materiali e della tecnologia e, al tempo stesso, profondamente legato a forme e temi culturalmente radicati nella tradizione. In mostra anche alcuni modelli fra cui quello della futura “Città dello Sport”per Tor Vergata.
Le sculture di Calatrava hanno forme e nomi che evocano fortemente il concetto di flusso, di movimento, propri dello svolgersi della vita umana e animale. Onda, Uccello che canta, Torso rotante. Lui stesso scrive che “…la scultura è alla base della mia ricerca formale al servizio sia della mia architettura sia della mia ingegneria”. Realizzate con i più diversi materiali, dal marmo di Carrara all’ebano, dal granito all’argento, alla ceramica, le sue opere disegnano un affascinante percorso creativo che concorre a spiegare l’amore di Calatrava per il Rinascimento italiano come il periodo storico in cui i maggiori artisti erano capaci di dominare molteplici forme espressive. Nei suoi quaderni di schizzi e nei disegni è possibile, invece cogliere la matrice primaria della sua immaginazione plastica più immediata e intuitiva, sia che si tratti del primo abbozzo di un futuro edificio sia si tratti semplicemente di cogliere il movimento di una figura umana.
Il video Movimiento, proiettato all’inizio dell’esposizione, svelerà il significato profondo dietro al “dalle forme all’architettura” del titolo, mostrando attraverso un viaggio avvincente, il processo creativo dell’artista, dalla suggestione di un’idea alla realizzazione di un progetto.
Come ormai consuetudine apprezzata da cittadini e turisti, infine, la terrazza delle Scuderie del Quirinale ospita, per tutta la durata della mostra, una rassegna cinematografica, curata da David Grieco, dedicata al segno architettonico nel cinema: 16 grandi film nei quali protagonista è la forma della città, vera o immaginata.
Santiago Calatrava
dalle forme all’architettura
Fino al 2 settembre 2007
Scuderie del Quirinale
via XXIV Maggio, 16 – Roma
Orario: Tutti i giorni dalle 17.00 alle 24.00
Biglietti: Intero euro 5; Ridotto euro 4