Presso gli spazi del Tel Aviv Museum of Art , dal 19 luglio la mostra Mentalgrafie. Viaggio attraverso l’arte contemporanea italiana, una ricca panoramica dell’arte italiana dagli anni Settanta ai nostri giorni curata da Demetrio Paparoni. L’esposizione per la sua ampia presenza di artisti selezionati e per la qualità delle opere, si pone come una delle più importanti realizzate negli ultimi decenni da un museo estero.
Il curatore della mostra, Demetrio Paparoni, ha suddiviso il percorso espositivo in tre sezioni: Metafisica letteraria, Metafisica analitica e Metafisica ironico-tragica.
Queste sezioni hanno come punto di partenza rispettivamente il pensiero e le opere di tre artisti del primo Novecento: Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi, Alberto Savinio. Mentalgrafie Italiane/Viaggio nell’arte contemporanea italiana propone una lettura critica inedita dunque, che offre la possibilità non solo di fruire delle opere dei maggiori artisti concettuali, dell´Arte Povera e della Transavanguardia, ma anche degli outsider Maurizio Cattelan, Vanessa Breecroft, Giuseppe Gabellone, ed altri, fino ai giovani postconcettuali protagonisti attualmente di un decisivo riscontro internazionale (Roberto Cuoghi, Francesco Gennari, Patrick Tuttofuoco).
Come scrive Demetrio Paparoni nel suo testo critico in catalogo, l´arte italiana ha una naturale vocazione alla metafisica. Il primo artista moderno a prenderne coscienza è stato Giorgio De Chirico, convinto assertore dell´idea che “dal punto di vista geografico era fatale che una prima manifestazione cosciente di pittura metafisica nascesse in Italia”.
Mentalgrafie/Viaggio nell’arte contemporanea italiana è concepita come un importante momento di incontro tra la cultura italiana e quella israeliana, che interpreta la necessità di dare un sempre maggior peso al dialogo e al confronto tra i popoli.
Significativamente l´esposizione si apre con un autoritratto di Francesco Clemente, simbolica affermazione di identità, e si chiude con 10 Insects to Feed di Masbedo, una grande installazione di sei metri per cinque e mezzo realizzata appositamente per l´occasione su una parete del museo e che ingloba l´omonimo video (oggi nella collezione del Museo come donazione di Arturo Schwarz). L´opera affronta il tema della paura di aver paura in Occidente e i suoi effetti negativi sulla difesa della democrazia. Altrettanto emblematica in tal senso è l´installazione di Michelangelo Pistoletto Love difference: un grande tavolo con il piano specchiante attorno a cui sono disposte sedie di diverso tipo e provenienza, per lo più appartenenti ad abitazioni dell´aria mediorientale. Con quest´opera, Pistoletto – che ha appena ricevuto a Gerusalemme il prestigioso Premio Wolf – pone all´attenzione la necessità di un tavolo della pace, che il Museo fa concettualmente proprio, acquisendolo al suo interno in modo permanente.
Demetrio Paparoni, critico d’arte, saggista e curatore di mostre, è autore di libri teorici sull´arte contemporanea e di monografie. Agli inizi degli anni ’80 ha fondato la rivista Tema Celeste, che ha diretto per oltre vent´anni, ed è stato commissario al padiglione italiano della Biennale di Venezia del 1993. Paparoni insegna Storia dell’Arte Contemporanea alla Facoltà di Architettura di Catania e ha recentemente curato alla Triennale di Milano la mostra d´arte contemporanea TIMER, che sta riscuotendo un grandissimo successo.
Mentalgrafie Italiane/Viaggio nell’arte contemporanea italiana
Italian Mentalscapes
19 luglio – 6 ottobre 2007
Tel Aviv Museum of Art– Tel Aviv (Israele)
a cura di Demetrio Paparoni
Catalogo Skira con testi di Demetrio Paparoni, Mordechai Omer, Arturo Schwartz. Note introduttive di Sandro De Bernardin, Ambasciatore d’Italia in Israele, Simonetta della Seta, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv. Il catalogo è bilingue, con testi in italiano e in ebraico