Dodici tele del poliedrico artista tedesco Herbert Achternbusch, ispirate all’antica Grecia, saranno esposte fino al 27 luglio alla Sala Santa Rita di Roma, in un evento all’interno della rassegna Short Theatre (fino al 1° luglio al Teatro India).
La Grecia – culla del mito, racconto sacro che svela agli uomini i misteri della vita grazie agli eroi – è interpretata da Herbert Achternbusch sia nell’ottica di storia contrapposta alla società attuale, in una verifica continua delle radici; sia come rappresentazione dell’“altro”, un fuori da sé con le connotazione del mito.
I personaggi della vita dell’artista, soprattutto le donne, si trasformano in “miti”, e la curiosità vorace sull’esistenza umana origina i tratti decisi della sua pittura. «[…] La storia che Achternbusch racconta cattura le storie degli uomini – nei miti, nella loro sofferenza, nella loro felicità, nella loro tristezza, nella loro comicità e nella loro assurdità. Le sue storie però non sono mai di denuncia. Il suo tentativo di ottenere il massimo grado di libertà è evidente. Alla base dell’illuminazione sta una comprensione tenera. Anche quando mugugna, anche quando è corrosivo, anche quando colpisce con ironia feroce tramite la lingua o l’immagine – la sua opera è una testimonianza del rispetto verso gli altri, verso l’altro da sé, in tutte le sue sfumature. […]». (Dalla postfazione di Elisabeth Schweeger, direttrice Teatro di Francoforte, al catalogo “Macchie bianche”)
Herbert Achternbusch, nato nel 1938, è una delle figure più originali del panorama artistico della Germania degli ultimi quarant’anni. Autore cult del nuovo cinema tedesco, ha una lunga carriera di cineasta che lo vede realizzare in veste di autore, produttore, regista e protagonista, una trentina di film controversi, a volte sottoposti a censura. Anche in teatro è impegnato come autore e regista. I suoi testi vengono rappresentati nei più importanti teatri tedeschi e all’estero. Tra i suoi lavori ricordiamo Ella, Susn, Plattling e Gust. Nello stesso tempo continua la sua attività letteraria. Agli anni ’90 risale il ritorno alla pittura che lo vede furiosamente impegnato nella creazione di numerose serie di dipinti, soppiantando in parte l’attività di scrittore e cineasta. Achternbusch vive fra Monaco di Baviera e Zwettl in Austria.
La Grecia di Achternbusch
Dal 19 giugno al 27 luglio 2007
Sala Santa Rita, via Montanara (adiacente Piazza Campitelli), Roma
Telefono: 06 67105568
Ingresso libero
Orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00
sab e dom chiuso.