Sconosciute ai più fino allo scorso 2 giugno, quando i nostri Campioni Azzurri hanno incontrato la Nazionale locale di calcio, le Isole Faroer sono un mondo a se stante, remote ma relativamente vicine. Si trovano nel cuore della Corrente del Golfo, nell’Atlantico del Nord, in quello che è il centro del triangolo Islanda-Norvegia-Scozia.
La loro storia ha visto tra i protagonisti eremiti irlandesi e vichinghi, ed oggi sono divise tra la Norvegia e la Danimarca. L’arcipelago che le costituisce è composto da 18 isole, di cui una dozzina non abitate, che ospitano oltre 1000 chilometri di costa. Il colore predominante è il verde, punteggiato dalle macchie bianche delle greggi e offuscato dalle frequenti nebbie.
Ovunque si è avvolti in un’atmosfera magica, incontaminata ed aspra, con montagne di basalto che risalgono dal fondo marino per emergere quasi verticali dall’acqua. La bellezza scaturita è austera, non ci sono molti alberi e l’erba brillante è in netto contrasto con la roccia nera. Le note di colore sono date dai villaggi con le case in legno, i tetti delle quali, se non sono anch’essi ricoperti d’erba, offrono punte di rosso, rosa, celeste.
I luoghi, spesso solitari, emanano un senso di pace: seppur toccati dalla tecnologia, sono rimasti immutati nel tempo. La capitale, Torshavn, è una delle più piccole del mondo, con i suoi 20 mila abitanti: si offre al visitatore con vicoli e case di pietra e legno della città vecchia, bar, pub e ristoranti, centri commerciali e librerie, la baia, il porto e la cattedrale, l’antico forte e la casa della cultura, chiamata Nordic House, con mostre d’arte contemporanea e spettacoli.
A largo si intravedono i pescherecci e i bacini di allevamenti di trote e salmoni. Per quello che riguarda le altre attività, in estate si possono percorrere gli antichi sentieri coperti di pietre indossando gli stivali da trekking, rimanere comodamente seduti su un autobus che costeggia il mare o fare un’indimenticabile gita in barca verso le scogliere degli uccelli. Per gli appassionati non mancano gite a cavallo o momenti da dedicare alla pesca.
Durante il periodo estivo sono in programma diversi festival ed eventi sportivi tra cui le tradizionali gare di canottaggio. Ogni anno, a fine luglio, la gran parte della popolazione si concentra nella capitale per celebrare la festa nazionale in memoria della morte di Re Olav il Santo, caduto in battaglia nel 1030. Un corteo di cavalieri porta in parata la bandiera nazionale, a cui seguono concerti per strada con ballate medievali, tradizionali danze, spettacoli di teatro e competizioni sportive. Le piccole e selvagge Faroer hanno nascosta un’anima vivace e allegra, che aspetta solo di essere scoperta.
Informazioni
Ente per il Turismo Danese
Via Cappuccio 11, Milano
Tel: 02/ 8784803
www.visitdenmark.com
www.visit-faroeislands.com