Chiunque abbia voglia di rilassarsi gustando dell’ottimo
vino ha diverse proposte in Italia, ma solitamente la scelta cade sulla Toscana,
in special modo sulla zona del Chianti fiorentino. E’ qui infatti, al di là
della fama internazionale che il Chianti possiede, che si coniugano più che
altrove splendidi paesaggi, arte e cultura enogastronomica. Luogo ideale per una
vacanza in tranquillità, a contatto con la natura e le tradizioni contadine, è
l’Azienda agricola e Agriturismo Villa S. Andrea.
Lontana dalla frenesia della
vita quotidiana, la fattoria si trova a 16 km da Firenze e si sviluppa su oltre
600 ettari, al centro dell’antico borgo di Fabbrica dove sorgono la Villa, la
Chiesa, la cantina e il frantoio. Grandi casali ospitano appartamenti autonomi,
arredati con stile elegante e rustico, e al centro del borgo si può soggiornare
in lussuose camere doppie. Inoltre l’ampio giardino ospita la piscina, un
barbecue e una veranda attrezzata.
Intorno alla villa 43 ettari di vigneto sono
destinati alla produzione del Chianti Classico, ma l’azienda produce anche olio
di oliva, grappa e Vin Santo, dal tipico gusto di queste terre. E proprio il Vin
Santo merita una menzione particolare. Ottenuto dai vitigni Malvasia, Trebbiano
e San Colombano, la sua produzione viene effettuata con il metodo tradizionale,
appendendo i grappoli ad essiccare per molti mesi prima di essere pressati: il
mosto poi viene lasciato fermentare in piccole botti di legno.
E’ il vino
simbolo dell’amicizia e dell’ospitalità, dal colore ambrato, il profumo
intenso
di frutta secca e il sapore vellutato. In Toscana è talmente importante
e
carico di significato che anticamente non si acquistava, ma si faceva
in casa. La sua storia è contornata da leggende: le prime citazioni al
riguardo
risalgono agli inizi del Cristianesimo, probabilmente ad indicare un vino
adatta al rito della Messa.
Un racconto senese narra che nel 1348, anno della
peste, un frate distribuiva del vino per recare sollievo agli ammalati, e da
questo nacque la convinzione che si trattasse di un vino miracoloso, appunto “santo”.
Un’altra interpretazione del termine risale al 1439, quando, durante il
Concilio ecumenico indetto a Firenze da Papa Eugenio IV, venne servito un vino
passito che fece esclamare al cardinale Bessarione “Ma questo è Xantos!”, per
la somiglianza che aveva con il vino prodotto nell’isola di Xanto.
Se ci si
basa invece sul ciclo produttivo del Vinsanto che ruota intorno alle feste religiose
più importanti ci sono altre teorie: alcuni spremono l’uva
per i Santi, altri per Natale ed altri per Pasqua. Qualunque ne sia l’origine, oggi
come allora la tradizione del Vin Santo è ancora vivissima e i brindisi sono
sempre meritevoli e beneauguranti.
Villa S.Andrea
Azienda Agricola & Agriturismo
Montefiridolfi
San Casciano (FI)
Tel: 055/ 8244254
www.villas-andrea.com