Un suggerimento. Venezia. Indicazione scontata.
Un consiglio la Mostra Internazionale di Architettura.
Inaugurata il 10 settembre e giunta alla X edizione, la manifestazione diretta da Richard Burdett sarà accessibile al pubblico fino al 19 novembre 2006.
Città. Architettura e società prende in esame i punti nodali che le città globali, con una popolazione superiore ai tre o quattro milioni di abitanti in continuo aumento, si trovano ad affrontare.
Emigrazione, crescita, mobilità, e sviluppo sostenibile, queste le tematiche discusse ed illustrate all’interno dei padiglioni, dove espongono 50 paesi.
Alla Biennale presenti due sezioni collaterali di progetti Città di Pietra a Venezia e Città – Porto a Palermo, che accompagnano l’esposizione internazionale Città. Architettura e società. A conclusione dell’evento verrà redatto un manifesto per le città del XI secolo, dedicato al potenziale contributo delle megalopoli a un mondo più sostenibile, democratico ed equo.
Le proposte tutte interessantissime e soprattutto comprensibili anche ai non addetti.
Seri e diretti i messaggi, i contenuti e accessibili i progetti. Dicevamo le proposte, sicuramente da visitare il padiglione danese, quello americano, e inglese. Celebrativo e poetico il tema della sede di Israele, divertente l’allestimento del Canada e da non tralasciare nemmeno le soluzioni nordiche e quelle asiatiche.
Val bene una passeggiata e una riflessione lo spazio dedicato, all’interno dell’Arsenale, al paese che più ci ossessiona in questi tempi, la Cina.
E ancora importante e densa la ricognizione sulle Città di Pietra che ad ottobre coinvolgerà anche la città di Palermo.
Ma c’è un gruppo di persone e un programma che appassiona davvero, si tratta del Project Belgrade: Transition:ism, evento collaterale alla Biennale, allestito in uno spazio interamente concesso ai giovani architetti che partecipano allo sviluppo, crescita e progettazione della “nuova” Belgrado.
Innanzitutto la sede, che ospiterà per i prossimi due mesi, le iniziative legate alla capitale serba, si affaccia su Campo Bandiera e Moro (Castello), uno dei pochi campi veneziani dove è possibile trovare un albero.
Gli spazi bellissimi della Scoletta di San Giovanni Battista e del SS. Sacramento sono divisi in 3 livelli, al piano terra l’info point & live act: due mappe di Belgrado sul vetro di una porta finestra invitano gli architetti, e chiunque ne abbia voglia a disegnare e creare la propria Belgrado, con una nuova morfologia e nuove configurazioni spaziali.
Al secondo livello visions of belgrade/scenarios, qui l’attenzione è posta sulle possibilità di sviluppo connesse alle risorse fluviali e alla presenza di un’isola al centro della città.
Una mappa a tutta parete illustra il tessuto urbanistico. L’idea condivisa dai giovani architetti è quella di potenziare lo sfruttamento del trasporto fluviale con la conseguente riorganizzazione delle sponde del fiume ed infine il sogno, non impossibile, di trasformare l’isola posta in mezzo ai due fiumi cittadini in centro pulsante e attivo della capitale stessa.
Al terzo piano new belgrade architecture/experiments &BG:ID research, in questo spazio sono esposti i progetti, i pensieri, le varietà di espressioni e le tendenze della scena contemporanea della città. Ricordiamo che i professionisti coinvolti raggiungono a stento i trenta anni di età. La loro proposta è quella di una città come brand, come modello replicabile, aperta all’esterno, ai contributi di chi voglia partecipare al concepimento di una nuova idea di città.
E riprendendo le parole degli organizzatori:“Oggi finalmente Belgrado si rivela nella sua forma finale: quella di un metazoo. Per creare il suo centro futuro e raggiungere la disposizione spaziale definitiva diverrà un conglomerato multi dimensionale soggetto a un meccanismo di mercato flessibile … un emporio dinamico. Proponiamo un nuovo programma di sviluppo urbano globale: la città di Belgrado è ora un progetto”.
Belgrado ha un’origine antichissima e una storia ricca di noti e spesso tristi accadimenti. Oggi la capitale serba appare come una metropoli moderna, centro della vita politica e culturale del Paese, ricca di teatri, gallerie d’arte, musei, con belle spiagge sulle rive dei fiumi Sava e Danubio e grandi parchi immersi nella natura. La città si rivela un vero crocevia, è collegata infatti con tutte le più importanti città della Serbia e del Montenegro, con le città della Macedonia ed è raggiungibile facilemente dalla Germania e dall’Austria.
Project Belgrade
Transition:ism
dal 10 settembre al 19 novembre
Scoletta di San Giovanni Battista e del SS. Sacramento, Castello, 3811/B (Campo Bandiera e Moro) orario 10 – 22
ingresso libero
www.projekatbeograd.com
www.projectbelgrade.com
www.artecommunications.com