Bisogna rassegnarsi
all’evidenza: Bangkok non è un villaggio su palafitte, ma un città moderna,
immensa, dove l’inquinamento raggiunge dimensioni enormi, dove il traffico è
pazzesco, dove si trovano riunite tutte le contraddizioni e i contrasti di un paese
ancora stordito da mezzo secolo di occidentalizzazione selvaggia. Famosa per
l’intensità e la frenesia della vita quotidiana che si protrae verso le mode
occidentali, allo stesso tempo rimane legata alle tradizioni orientali.
Le casupole di legno sulle palafitte, le capanne e
i quartieri poveri si sono nascosti dietro banche, grandi magazzini, edifici
futuristici, lussuosi hotel, centri commerciali: il turista deve accettare la
realtà di una metropoli che subisce trasformazioni profonde, ma anche questa è
parte attraente di una visita alla “Venezia d’Oriente”. Tempi, vecchie
dimore thai, una gita sui klong (i tipici canali), la città cinese, la
confusione dei mercati, un incontro di box thailandese, i giri sui famosi
risciò: è impossibile non sentirsi trasportati in un altro mondo, perché dietro
ai muri di cemento Bangkok continua la sua vita parallela, indifferente ai
tumulti del progresso.
Il nome in thai è Krung Thep, città degli angeli.
Sorge su un fiume, il Chao Phraya, che la divide a metà. Il cuore di Bangkok è
la città vecchia, sulla sponda orientale del fiume, dove sorgono i più
spettacolari edifici della città. Il Gran Palace è stata la residenza
dei re. È un’insieme di vari palazzi, realizzati secondo diversi stili, dal
classico stile architettonico thailandese a quelli di ispirazione occidentale.
Il Wat Phra Kaeo, o Tempio del Buddha di smeraldo, è il più sacro del
paese. In uno dei suoi edifici è conservata la statua più venerata dai
buddhisti thailandesi, quella del Buddha di smeraldo. Il più antico tempio
della città è però il Wat Pho: qui si può ammirare la più grande
collezione di statue del Buddha, con lo spettacolare Buddha disteso lungo 46
metri. Un’altra bellissima raffigurazione, il Buddha d’oro, è custodita al Wat
Traimit: la particolarità della statua è il suo scintillio.
Il Museo Nazionale è un’ottima fonte di
informazioni sull’arte thailandese: espone una ricca collezione di reperti
sacri e ricostruzioni architettoniche. Il quartiere cinese sorge a sud
della città vecchia. Da sempre è il quartiere dei commerci: zona affollata e
vivace, piena di richiami alla Cina, è famosa per i suoi mercati. I mercati
galleggianti costituiscono una vera e propria aggressione ai sensi: è tutta
una moltitudine di immagini, suoni, odori e sensazioni di una ricchezza
incomparabile. Il quartiere Dusit è stato voluto da re
Rama V all’inizio del ‘900 sul modello delle città occidentali. È ricco di
viali alberati e tranquilli, disposti in maniera geometrica. Molti edifici sono
una miscela di stile tradizionale e stile europeo. Thon Buri è posta
sulla riva ovest del fiume, di fronte a Bangkok: con i suoi numerosi canali è
luogo di partenza dei battelli.