Cristoforo Colombo, in occasione del suo quarto viaggio, nel 1502, scoprì un’ isola abitata dagli indiani caribi, conosciuta con il nome di Madinina, “l’Isola dei Fiori”. Oggi è conosciuta invece come Martinica, splendido gioiello incastonato nel cuore dei Caraibi, più precisamente nel gruppo delle Piccole Antille. Le sue connotazioni sono quelle classiche del paradiso tropicale: spiagge bianchissime, mare cristallino, fondali incantati, foreste lussureggianti, clima mite. Questo senza dimenticare la buona cucina, le tradizioni e l’accoglienza della popolazione, sempre amichevole ed allegra.
Il soprannome di Madanina, Isola dei Fiori, non è casuale: ovunque si possono ammirare i colori di hibiscus, oleandri rosa, buganvillee, orchidee, spathiphyllium, calindra, frangipani. Tutto è circondato da colori sgargianti, con la vegetazione e i paesaggi naturali che cambiano a seconda dell’altitudine e del microclima proprio delle diverse zone.
Il nord è montagnoso e presenta foreste pluviali con fiumi, cascate e percorsi trekking. Le spiagge di questa regione sono di origine vulcanica, caratterizzate dalla sabbia nera e dai placidi villaggi dei pescatori. Le regioni centrali sono dominate dai Pitons du Carbet, una spettacolare catena montuosa che raggiunge i 1207 metri di altezza.
Il sud dal canto suo offre magnifiche spiagge, mentre l’entroterra è quasi interamente occupato da terreni coltivati e pascoli. I principali centri di villeggiatura si trovano lungo la costa sud-occidentale, da Trois-Ilets a Sainte Anne, la parte più asciutta e soleggiata dell’isola. E’ facile apprezzare l’infinita varietà delle diverse specie tropicali, animali e vegetali: i giardini e i parchi botanici offrono numerose occasioni per ammirare opossum, manguste, lucertole, colibrì o granchi della mangrovia; i fondali marini ammaliano per i colori dei pesci e dei coralli.
La Martinica è anche terra di tradizioni che si intrecciano con naturalezza e fervore alla vita quotidiana, acquisite e importate da culture altre: europee, africane, indiane, caraibiche. Ne sono prova i combattimenti fra galli, l’abbigliamento tradizionale coloratissimo, il rispetto festoso delle ricorrenze religiose, il carnevale e la musica zouk. Le giornate scorrono in modo discreto ed esuberante allo stesso tempo, sempre e comunque con i rilassanti ritmi caraibici. Otto ore d’aereo separano l’Europa da questo luogo magico, un’isola che seduce in tutte le stagioni, dove i paesaggi pieni di contrasti sono testimonianza delle ricchezza e della vitalità di una natura senza eguali.