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I rischi di un giorno di shopping

Singapore è il regno dello shopping. Il connubio tra il capitalismo pragmatico occidentale e la saggezza spirituale orientale sono letali.

Singapore 1

La prima impressione che si ha dopo qualche ora passata nei centri
commerciali di Singapore è che ci sia proprio tutto. La seconda è che i
prezzi siano talmente buoni che non bisogna lasciarsi sfuggire neanche
un’occasione.
La terza è che la carta di credito sia un’amica fedele che mai deluderà.

Ecco, se avete passato queste tre fasi la tragedia è vicina e quasi
inevitabile. Speriamo quindi che queste righe vi aiuteranno a evitare
una situazione del genere. Se, dunque, avete raggiunto il livello tre,
la metamorfosi è cominciata e state per trasformarvi in una macchina
per acquisti, condannandovi di conseguenza a lunghi anni di lavoro per
pagare i debiti accumulati in quei pochi giorni frenetici.

Di colpo tutto quello che vedete potrebbe magicamente diventare
indispensabile: come rinunciare a una macchina digitale che aggiunge la
barba alla foto dei vostri cari? (Attenti, la userete tre volte in
tutta la vita). Perche’ privarsi di un costosissimo vestito fatto su
misura dai sarti indiani che vi hanno invitato “solo a vedere”? E ha
senso non approfittare della tecnologia di una lavatrice al laser che
potete azionare col cellulare via sms o col riconoscimento vocale?
(“funziona anche in roaming!”) E la cultura? L’opera cinese della quale
capirete solo la pausa e’ un “must”!

Il connubio tra il capitalismo pragmatico occidentale e la saggezza spirituale orientale
sono letali. La concorrenza sfrenata fa si che ogni metro quadro
espositivo costi migliaia di dollari al mese, per cui deve rendere. E
quelli che devono farla rendere…siete voi. Quindi la realtà è ben
diversa dall’apparenza. I colori, le luci, i sorrisi delle commesse, il
richiamo della musica e dell’aria condizionata sono armi commerciali
messe in piedi con la disciplina di un esercito che ha un solo
obiettivo: far scivolare quel pezzo di plastica che tenete in tasca
nelle loro macchinette.

Il tutto si svolgerà in un’atmosfera rarefatta tra sorrisi e
gentilezza, del danno ve ne accorgerete solo una volta a casa quando la
polvere comincerà ad ammassarsi sui vostri acquisti inutilizzati e il
postino vi recapiterà gli estratti conti delle carte di credito che,
qualche minuto dopo, finiranno nel caminetto. Se ancora non l’avrete
ipotecato.