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Petra

Definita il più bel luogo della terra per i colori delle sue rocce, la Città Rosa deve il suo fascino alla collocazione particolare nelle profondità di una stretta gola nel deserto da cui si apre un panorama dominato da un’ampia valle.

Petra
©JORDAN TOURISM BOARD

“Petra è il più bel luogo della terra: non per le rovine, ma per i colori delle sue rocce tutte rosse, nere, con strisce verdi e azzurre. Non saprai mai cos’è Petra in realtà, a meno che tu non ci venga di persona.” Lawrence d’Arabia introduceva così la Regina incontrastata dei tesori nazionali della Giordania, la “città rosa”, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

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Petra, a 265 km dalla capitale Ammam, è il lascito dei Nabatei. Il popolo arabo si stabilì in Giordania oltre 2000 anni fa e sotto il suo regno Petra divenne una città ammirata ovunque per la sua cultura raffinata, l’imponente architettura e l’ingegnoso complesso di dighe e canali. Il declino dei Nabatei avvenne con l’avvento dei Romani che con l’imperatore Traiano annessero Petra al loro impero.

Molto del suo fascino la città lo deve alla sua collocazione particolare nelle profondità di una stretta gola nel deserto. Si cammina attraverso le pareti rocciose che si elevano fino ad 80 metri, passando in stanze scavate nelle spirali d’arenaria. Il monumento più famoso è il Tesoro, uno dei più eleganti resti dell’antichità, che compare in tutto il suo splendore alla fine del canyon: in perfetto stile ellenistico è completamente intagliato nella roccia viva. Alto più di trenta metri, assume a seconda dell’ inclinazione dei raggi del sole diverse colorazioni, dal rosso scuro al rosa chiaro. Ancora oggi si presenta in buono stato di conservazione, ricco di statue, colonne, capitelli; l’interno consiste di varie stanze, le cui pareti sono attraversate da venature di roccia colorata. Il suo nome “tesoro” viene dal fatto che, in passato, si favoleggiava la presenza di ricchezze nascoste al suo interno, tuttora mai trovate.

Il panorama è dominato da un’ ampia valle, circondata da alture inaccessibili, sui fianchi delle quali spiccano in tutta la loro bellezza templi monumentali e costruzioni, sale funebri e bassorilievi, centinaia di tombe, un Teatro Romano, grandi e piccole case, acquedotti, cisterne, scalinate monumentali, terme, luoghi di culto, altari sacrificali, arcate, mercati, tutto edificato nella nuda roccia, che rende l’atmosfera millenaria densa di mistero. Si eleva un Palazzo Tombale in stile romano e un gigantesco Deir, monastero del I secolo. E’ divertente esplorare gli interni che si trovano ai bordi del cammino principale, talmente colorati da fare invidia agli arazzi più sontuosi. C’è inoltre un piccolo santuario commemorativo della morte di Aronne, il fratello di Mosè, costruito sull’omonimo monte. Il Museo Archeologico, all’interno del sito, ospita un’ampia collezione di oggetti ritrovati a Petra.

Questi panorami raggiungono il massimo del fascino la mattina presto e il tardo pomeriggio, quando il sole conferisce calde sfumature alle pietre multicolori. Il poeta e viaggiatore d’epoca vittoriana Dean Burgon diede di Petra una definizione valida ancora oggi: “trovatemi un’altra meraviglia cosi ben conservata nel Medio Oriente, una città rosa, antica quanto metà del tempo”.