Oggigiorno il concetto di vacanza è molto soggettivo: c’è chi ama volare alla volta di destinazioni tropicali, chi preferisce affidarsi al turismo slow navigando fiumi vicini o lontani ma c’è anche chi si rilassa alla guida. Abbandonata l’auto, scomoda e poco capiente per le lunghe tratte, la scelta di molti ricade sui camper, vere e proprie abitazioni mobili che permettono di sentirsi a casa ovunque si vada.
Chi ama il turismo ecologico e l’avventura potrà sorridere alla notizia che, ogni viaggio, potrà essere una vera e propria esperienza green a tutti gli effetti grazie alla progettazione di mini-camper eco sostenibili progettati ad hoc da studiosi, designer ed architetti tra i più rinomati al mondo che hanno messo a punto modelli di grande appeal che nulla lasciano al caso, permettono infatti agli abitanti di soggiornare avvolti nel massimo del comfort.
Leggi anche La casa mobile per nomadi moderni
Una delle proposte si chiama Mercury House ed è il gioiellino della Architecture and Vision, uno studio fondato dall’italiano Arturo Vittori e dallo svizzero Andreas Vogler. Il suo design è decisamente futuristico, sembra una sorta di navicella spaziale con tanto di celle solari e moderna tecnologia, da non dimenticare che i progettatori sono specializzati nelle tecnologie spaziali applicate all’architettura e al design.
Un’altra soluzione interessante è invece quella suggerita dagli studenti di una classe di progettazione del professor Lucas Brown Energia. presso il College Great Mountains che, nel semestre autunnale del 2013 ha ideato l’Optimal Traveling Independent Space, soprannominato OTIS. Si tratta di una stuttura autosufficiente costruita con materiali di recupero, 70 mq di superficie un sistema di raccolta delle acque piovane, un pannello solare alimentato da 120 watt perfetto per tutti coloro che vogliono seguire uno stile di vita nomade e non vogliono dovere sostenere spese di affitto o pagare mutui subito dopo il college.
A primo impatto sembrerebbe di vedere un ragno in formato gigante ma, con un po’ più di attenzione si percepisce che questa maxi struttura altro non è che una vera unità abitativa che cammina con un impatto minimo sull’ambiente. Proprio così, la Walking House, progetto dallo studio danese N55, è una casa mobile del tutto sostenibile e autosufficiente, una struttura in acciaio, alluminio, legno e finestre in policarbonato che raccoglie energia dall’ambiente circostante grazie alla presenza di celle solari, piccoli mulini a vento, un sistema di raccolta dell’acqua piovana e un altro per l’acqua calda riscaldata dal sole oltre ad un gabinetto di compostaggio.
Leggi anche RhOME for denCity, l’Italia al Solar Decathlon
Se l’avventura è uno dei più grandi stimoli per mettersi in marcia alla volta di destinazioni sconosciute, c’è chi ama farlo sentendosi coccolati da dimensioni di prestigio: ecco dunque il Timeless Airstream, un autentico Flying Cloud Airstream del 1954 scoperto dalla società americana Timeless viaggi e trasformato da Orvis, un’azienda americana di Denver, nel Colorado, in un rifugio di lusso per clienti esigenti in cerca di un’esperienza di lusso grazie ai suoi arredi naturali in legno di noce e pavimenti in rovere invecchiato.