Volete dimostrare ai vostri amici quanto siete creative e originali, e al tempo stesso fare qualcosa di veramente buono per il mondo? Organizzare un eco aperitivo in giardino o in terrazza è il non-plus-ultra della perfetta intrattenitrice. Stuzzicante ed educativo (magari qualche amico prenderà spunto), l’aperitivo green aggiunge al già piacevole ma un po’ blasonato appuntamento serale un tocco di originalità e mette sul piatto una tematica importante come l’amore per l’ambiente. Se Bree Van de Kamp fosse stata una fervente ambientalista, come avrebbe preparato la sua tavola in occasione di un aperitivo all’aperto?
Cominciamo dall’ambiente: le luci. Munirsi di faretti a basso consumo, è imperativo, oppure di luminarie da esterno che funzionano con LED. Ne trovate diverse in commercio, in fatto di lighting design ecosostenibile le porposte non mancano, ma per una disposizione originale provate con Flexible Lighting LED, fili di luci da sospendere, avvolgere attorno a rami, piante, ringhiere, per un’atmosfera magica e a basso consumo. In alternativa, potreste scegliere di illuminare la tavola con candele naturali, magari alla citronella così da tenere lontane le zanzare!
La tovaglia dovrà essere in tessuti a impatto zero, come il cotone organico, oppure apparecchiata con tovagliette di paglia. Per quanto riguarda i tovaglioli, scegliere quelli in tessuto è un ottimo modo per limitare i rifiuti, (se poi avrete la cura di lavarli con detersivi bio) ma in alternativa potete munirvi di tovaglioli in carta riciclata. Greenpeace ha stilato un elenco delle aziende che producono tovaglioli amici della foreste, valutando in modo ottimo Coop (linea Vivi Verde) e Lucart. Qui trovate l’elenco completo.
Passiamo ora a piatti e posate: esistono diversi set da tavola e pic nic in cellulosa, in legno, o derivati dal mais. Alcune sono anche riutilizzabili, ma hanno il difetto di non risultare molto gradevoli al palato (sono ruvide), quindi potreste sceglierle come posate per servire le pietanze, mentre quelle con cui mangiare e i piattini si possono declinare in bioplastica, un materiale che proviene da fonti rinnovabili (amido di mais, grano, tapioca) e biodegradabile. Sul sito ecobioshopping ne troverete un assortimento completo. Per i bicchieri consigliamo caldamente di utilizzare quelli di casa, in vetro, così come per i contenitori.
E per quanto riguarda il cibo? Dopo tutto lo sforzo di allestimento, non vorrete certo cadere proprio sulle pietanze! Due le definizioni chiave in questo caso: biologico e filiera corta. Un aperitivo vegetariano è perfetto per rimanere nell’etica ambientale, purché i prodotti vegetali non siano impregnati di pesticidi e i formaggi o le uova non provengano da allevamenti intensivi! Scegliete prodotti di stagione, e leggete bene le etichette perché non arrivino da altri stati, o l’ecologia va a farsi benedire. Portate in tavola un classicissimo e fresco pinzimonio, tanta frutta a cubetti, preparate degli involtini con fette di melanzane ripieni di ciò che preferite (olive, formaggi, pomodori). Servite del cous cous di verdure, una pasta fredda con pesto e pomodori, dei peperoni arrostiti, delle frittatine con zucchine, una crema di yogurt e cetrioli da spalmare sulle uova sode. Non spaventatevi, la possibilità di creare manicaretti e finger food vegetariani è infinita!
Ma un aperitivo non è degno di tale nome senza le bevande: bandite tutte le bibite zuccherate e piene di coloranti. Preparate in casa del the verde freddo, mettete in frigorifero una brocca d’acqua con foglioline di menta, servite dei freschissimi frullati a base di acqua, zucchero e frutta (provate col melone, l’anguria, la pesca). Gli alcolici invece saranno vini rigorosamente bio e birre artigianali, o potreste addirittura cimentarvi con una sangria casalinga, preparata con frutta bio e di stagione.
Arredate il tutto con piante e fiori, et voilà, l’aperitivo eco sarà un successone!