Un mazzo di rose è un grande classico per dire ‘ti amo’ ad una persona, soprattutto se sono rosse e se arrivano a San Valentino. Ma le amanti del gardening domestico potrebbero aver piacere a ricevere quest’anno una pianta di rose da coltivare a casa propria, anziché un mazzo che, pur essendo romantico e scenografico, è destinato ad appassire nel giro di pochi giorni (leggete i nostri consigli su come far durare i fiori recisi più a lungo).
Un arbusto di rose da tenere in vaso, o da interrare in giardino, non è difficile da mantenere, perché si tratta di piante piuttosto resistenti e dalle esigenze limitate, ma occorre innanzitutto informarsi sulle specifiche varietà e su come cresceranno: se le volete coltivare in vaso, optate per una varietà a cespuglio piuttosto che rampicante o a ‘alberello’, per ovvi motivi di spazio – e di effetto scenico. Particolarmente attraenti sono le roselline piccole, ma in generale quasi tutte si adattano bene alla vita in vaso.
Quando le piantate o travasate, è importante che il fusto rimanga sotterrato per almeno 7,5 cm, perché le radici hanno bisogno di andare in profondità: acquistate un vaso adatto. Finché si abituano alla loro nuova ‘dimora’ hanno bisogno di essere abbeverate spesso, poi annaffiarle quando il terreno si secca; se le interrate ora aspettate marzo o aprile per concimarle, quando vedrete spuntare i primi nuovi boccioli. Durante la stagione della fioritura, ovvero l’intera primavera e alcune specie anche l’estate, occorre che prendano 4 o 5 ore di luce al giorno, anche se alcune varietà potrebbero preferire l’ombra. Se decidete di piantarle in giardino, è importante che le teniate lontane da altre piante perché non vi sia ‘competizione’ con le loro radici.