“La gatta frettolosa fece i gattini ciechi”, recita un vecchio proverbio. Ebbene sì, chi vive la propria vita sempre con l’occhio fisso sull’orologio commette un grande errore, esistono dei momenti in cui è di fondamentale importanza mettere tutto in stand by per godere intensamente di quelle piccole pause che non devono essere un lusso, soprattutto quando si parla di mangiare. Lo stress è all’ordine del giorno, così come riunioni di lavoro e appuntamenti a incastro che, troppo spesso, portano a sacrificare la pausa pranzo riducendosi a mangiare un boccone volante davanti al pc: niente di più sbagliato, adottare questi ritmi folli non fa che rallentare i processi digestivi che avvengono nell’apparato digerente aumentando l’apporto di calorie oltre a rischiare di incorrere in una fastidiosa gastrite.
Sarebbe buona abitudine imparare a masticare almeno 20 volte ogni boccone, deglutire con calma dando la possibilità al nostro organismo di avvertire quel senso di sazietà che permette di riconoscere i propri limiti: niente chiacchiere, a confermarlo sono ricerche di fama internazionale.Tanti gli studiosi che hanno preso seriamente la questione facendola oggetto di studi scientifici, dal The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism al Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics passando per la rivista Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Disease, tante le fonti ma un solo risultato, la rapidità a tavola è nemica della linea.
Da non sottovalutare poi la qualità del cibo scelta, la rapidità porta anche a fare pessime scelte, mangiare sano richiede attenzione, motivo per cui quando si hanno quei dieci minuti liberi è più immediato prendere qualcosa di preconfezionato, patatine, snack, tramezzini, pizza o altri alimenti ricchi di grassi che, morso dopo morso, non fanno che appesantire il corpo prendendo posto ora su pancia, fianchi, glutei e chi più ne ha più ne metta.
A volte basterebbe volersi un pochino più di bene per imporsi delle regole di buona condotta, ne vale la propria salute. In primis sarebbe meglio portarsi da casa il pranzo, una bella insalata ricca, del riso e, tra un boccone e l’altro, si dovrebbero fare delle pause, alzarsi, fare quattro passi, posare la forchetta una e più volte per sorseggiare dell’acqua, scambiare qualche battuta con i commensali insomma, fare le cose dolcemente, staccando occhi e mente da ogni sorta di dossier e schermo.
Un atteggiamento positivo che permette anche di sentire di più i sapori di quanto si ha nel piatto perché mangiare non è solo un’esigenza biologica ma è uno dei più bei piaceri della vita. Insomma, chi mangia piano vive sano e va lontano.
