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Arte e elettrodomestici su larga scala mai così vicini

Dalle cappe ad uso domestico ai radiatori, i prodotti industriali riscoprono la leggerezza e la linea d’autore

Elica Disguise
Elica Disguise

Dove un tempo il reparto di progettazione industriale era chiuso in se stesso, e in grado di dialogare solo con il mondo della fabbrica, oggi esso viene sostituito da una maggiore apertura e attenzione nei confronti dei linguaggi artistici contemporanei, per farsi identità e promozione del brand, insieme a integrazione dell’aspetto estetico con quello funzionale. E succede per due prodotti che convivono giornalmente con l’umanità tecnologica e automatizzata.

Nel primo caso si parla delle cappe ad uso domestico di Elica, azienda italiana ben radicata in Oriente, e oggi lanciata in Cina, che si presenta all’esposizione di Shangai con un concept industriale che mescola arte e marketing su larga scala. E se cambia il mercato di riferimento, che contempla anche l’opzione di allargarsi verso il Far East, mutano anche le condizioni e le modalità di presentazione dei nuovi prodotti. Lo showroom non è più sufficiente. Bisogna sperimentare, e sostituire alla fissità dell’esposizione, il movimento suggerito dalla creatività. E’ così infatti che l’azienda italiana ha pensato di realizzare un progetto di video-arte, in collaborazione con il vincitore della XV edizione del Premio Ermanno Casoli; l’artista cinese Yang Zhenzhong

Con Disguise, Yang Zhenzhong ha realizzato delle maschere con una stampante 3D che riproducono le sembianze dei dipendenti coinvolti nella performance, che le hanno poi indossate durante il loro consueto turno lavorativo. “Con i volti coperti dalle maschere, i loro movimenti sono sempre legati alla catena di montaggio ma, grazie a questa metamorfosi, acquisiscono la grazia di una danza liberatoria“. E la performance è poi confluita in un video che ha accompagnato l’intera esibizione della linea. 

Eppure, siccome il design di tipo industriale è vita, arte e ingegno futuristico, un’altra istituzione in campo industriale, dedica un particolare spazio al rapporto tra creatività e produzione su larga scala. E’ quello che succede alla Biennale di Venezia per il marchio Tubes, che insieme ad altri 8 brand, espone presso il Padiglione Venezia, tutto l’orgoglio della produzione italiana.

Per l’azienda di radiatori, i prodotti interni vivono di dinamismo e diventano espressione moderna del processo artistico. add-On e Kangeri, caloriferi dal design iconico e vocazione tecnologica, disegnati da Satyendra Pakhale?, saranno esposti all’interno del Padiglione, sottoforma di due oggetti volanti e dialoganti in un’atmosfera improvvisamente stralunata dal cambio di prospettive. E quella che può sembrare solo una strategia di vendita atipica, è in realtà un esempio concreto e reale della capacità delle arti applicate di sprigionare un’ampia poliedricità, coinvolgendo anche diversi medium artistici. 

 
 
 
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