E’ uno dei padiglioni più grandi di tutta Expo 2015, secondo alcuni il più grande con i suoi 5000 metri quadrati, ma soprattutto è uno dei progetti che più puntano ad intersecare la componente architettonica con quella espositiva. ‘Fileds of ideas’, è il padiglione della Germania, che ha portato a Milano un pezzo di paesaggio tedesco vivo e fecondo, ricco di idee che intrecciano agricoltura, produzione, gastronomia, tecnologia, sostenibilità.
“Offrire un’immagine della Germania nuova e sorprendente in ogni singola sfaccettatura dell’esposizione: aperta, simpatica e spiritosa”, così ha descritto le intenzioni per il progetto Peter Redlin, direttore creativo di Milla und Partner (uno dei membri del team di lavoro, assieme ai gruppi Schmidhuber e Nüssli). ‘Campi di idee’ vuole dunque scardinare quello stereotipo che fa dei tedeschi persone chiuse e serie, offrendo al pubblico la Germania più creativa e divertente, il suo paesaggi più fruttuoso e ricco.
Particolare l’intreccio tra spazi e contenuti, che trova espressione nell’architettura che si apre riproducendo il tipico paesaggio rurale tedesco, un pianoro in legno che evoca i campi e prati della Germania, una zona di relax e piacere che vanta una vista panoramica su tutta l’area di Expo. I singoli stati federali sono rappresentati da stazioni che punteggiano il percorso con le specialità e peculiarità regionali. Ma l’elemento centrale del design del padiglione sono i ‘germogli di idee’, elementi architettonici che riproducono piante stilizzate che crescono all’interno dello spazio schiudendosi e allungandosi verso l’esterno dove vanno a creare un tetto di foglie che ombreggia gli spazi. Se osservate da vicino, queste foglie mostrano una tecnologia fotovoltaica inedita che alimenta un anello di luci LED ad alta efficienza, raccontata dall’architetto Lennart Wiechell in questi termini: “A differenza dei tradizionali moduli solari, nel progettare e realizzare il Padiglione Tedesco abbiamo avuto la possibilità di modellare i moduli fotovoltaici con delle soluzioni molto flessibili e in maniera organica, essendo questi impressi su pellicola, secondo le nostre esigenze formali, traducendo così in architettura la nostra visione fino a renderli parte integrante dell’intero design del padiglione”.
Il percorso espositivo si snoda tra zone ‘Il terreno’, ‘L’acqua’, ‘Il clima’, ‘La biodiversità’, ‘Gli alimenti’ e ‘Il mio giardino delle idee’, aree in cui si pone l’accento sulle forze della natura e la loro importanza sulla nostra produzione di cibo, e sul mondo dei consumi e della produzione.