Il cibo può dire molto di una persona. Lo pensano anche gli studiosi che, a seguito di una recente ricerca, sono giunti ad una conclusione interessante. Le papille gustative non ci rivelano soltanto cosa ci piace mangiare. Ma svelano anche i tratti salienti della nostra personalità. I gusti sono, naturalmente, in parte influenzati dalle nostre esperienze con il cibo durante l’infanzia. Potremmo, ad esempio, essere legati ad alcuni piatti di quando eravamo bambini che associamo a momenti felici. E i sapori che sentivamo in questi piatti potrebbero, da adulti, generare sensazioni positive che ci spingono a ricercarli. Attraverso le papille gustative scopriamo quali sono i tipi di sapori che desideriamo sentire. E questi sapori possono essere legati al nostro carattere più di quanto si immagini. Il Daily Mail spiega come, riportando i risultati della ricerca effettuata.
I tipi di sapori che rivelano il carattere
Secondo la ricerca condotta da Jen Nash, se è vero che i gusti in età adulta sono influenzati dalle cose che si mangiano da bambini, è altrettanto vero che il modo in cui si sviluppa la personalità durante la crescita influisce sui tipi di sapori che desideriamo sentire. In base a queste conclusioni, dunque, il gusto sarebbe profondamente legato alla personalità. E di conseguenza, analizzando i tipi di sapori che piacciono ad una persona, si potrebbe tracciare una sorta di profilo della sua personalità. Generalmente i sapori vengono raggrupati in cinque grandi categorie: quelli dolci, quelli salati, quelli aspri, quelli amari e quelli speziati. E sono proprio questi gruppi di sapori a rivelare la personalità di chi li sceglie.
E’ vero, infatti, che quando si consuma un pasto che comprende alimenti appartenenti a tutte e cinque le categorie si tende ad alzarsi da tavola con un maggiore senso di soddisfazione. Ma è altrattanto vero che ogni persona ha la tendenza a preferire una certa tipologia di sapori rispetto alle altre. Ed è questa preferenza a segnalare alcuni dei tratti salienti della sua personalità.
Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei
In base agli astudi effettuati, dunque, si potrebbe dire, ad esempio, che chi ama i dolci ha una tendenza a prendersi cura disinteressatamente degli altri e ad avere a cuore il loro benessere. Chi ama il piccante, invece, è un amante del rischio e delle sensazioni forti. Chi mangia salato, invece, si rivela molto competitivo ed insofferente nei confronti dei fastidi quotidiani come il traffico e le file. Gli amanti dei sapori aspri tendono ad essere ipercritici e a porsi obbiettivi sempre più ambiziosi. Chi gradisce i sapori amari, infine, potrebbe rivelare tratti di personalità antisociale e potrebbe essere più portato all’insensibilità e all’anaffettività. E persino mostrare tratti di psicopatia.
Gli studiosi, però, tendono a sottolineare che tali profili non devono essere presi “per oro colato”. I gusti di una persona, infatti, possono essere influenzati da tante variabili. Come, ad esempio, le preferenze di chi fa la spesa e cucina per lei. O i modelli familiari a cui è esposta. Ma, soprattutto, i ricercatori specificano che se le papille gustative possono dirci qualcosa sul tipo di persona che si è, allo stesso modo le scelte che si fanno e le motivazioni ad esse legate giocano un ruolo fondamentale nell’analisi della personalità di un individuo.