Oggigiorno tutti hanno un profilo su internet, che sia per motivi professionali o ludici. Da Facebook a Twitter passando per Linkedin e Instagram, il web parla di noi. Spesso però questi strumenti si utilizzano in maniera impropria ovvero con estrema leggerezza. Un post fuori luogo, un commento esagerato o una foto inopportuna potrebbero compromettere la qualità della nostra vita. Attenzione dunque: è importante proteggere la reputazione, che sia quella personale o aziendale.
Proteggere la reputazione on-line: consigli utili
Inutile nascondersi dietro a un dito. L’identità digitale di ognuno di noi è una sorta di biglietto da visita che può aprirci o chiuderci delle porte. Quando ci si candida per una posizione lavorativa, il recruiter potrebbe cercare informazioni su di noi e il materiale reperito potrebbe influenzare il suo giudizio portandolo a prendere decisioni importanti come, ad esempio, non convocarci per un colloquio di lavoro. Le informazioni potrebbero essere vere, false o solo parzialmente corrette: se si vuole dunque trasmettere un messaggio positivo, sarebbe bene prestare una maggiore attezione a ciò che il web dice di noi. Intervenire in maniera tempestiva permette di evitare conseguenze spiacevoli. Sopratutto in casi di violazione della privacy ovvero di furti di identità, sexting, cyberbullismo e social stalking.
Reputation Manager come difendere l’identità digitale
Per tutelarsi non serve un esperto hacker. Questa è la mission di Reputation Manager, una società che, avvalendosi dell’esperienza e della professionalità di ingegneri, analisti, content specialist, consultant, account e legali, offre servizi verticali di analisi e consulenza sulla reputazione on-line. Solo negli ultimi 5 anni ha gestito oltre 1.800 casi, segnalazioni e richieste di intervento per la difesa e la protezione dell’identità digitale.
Il discorso interessa tanto i privati quanto i personaggi pubblici. I primi sono particolarmente interessati a rimuovere, o quantomeno a ridimensionare, sui motori di ricerca contenuti lesivi che li riguardano. I secondi, invece, vogliono rendere meno visibili tematiche lesive o dissociare la propria immagine da situazioni scomode. Ma anche rimuovere foto sgradite. E ancora ricostruire la propria reputazione.
Gli errori social da evitare
Sbagliare è umano ma, al fine di non trovarsi ad affrontare situazioni spiacevoli, bisognerebbe mettersi in testa che la nostra immagine è pubblica. Sarebbe opportuno postare solo immagini genuine (no foto poco vestiti o addirittura ubriachi) e non utilizzare un linguaggio inappropriato anche se siamo sulla nostra bacheca e interagiamo con i nostri amici. E ancora non bisognerebbe pubblicare né inviare tramite chat materiale riservato. Il nostro interlocutore potrebbe fare un uso improprio delle informazioni condivise che, in un batter d’occhio, potrebbero divenire di dominio pubblico.
Il bello dei social è l’interazione ma, quando si entra in un gruppo o in una discussione, bisognerebbe farlo in maniera costruttiva. Mai dunque alimentare litigi, offese o istigare a commettere azioni deplorevoli. Sono poche ma fondamentali le regole da imparare al fine di avere un profilo di successo. Là dove non si arriva da soli, niente panico. A tendere la mano sono dei veri professionisti pronti ad attivarsi al fine di proteggere la reputazione di ogni singolo individuo.