E’ possibile definire l’amore? Colpo di fulmine, attrazione fatale, amicizia, desiderio. Sono tutti sinonimi di amore. La psicoanalista francese (ma di origini britanniche) Florence Lautrédou, in un’intervista al magazine femminile Madame Figaro spiega come vivere il sentimento più potente.
Ossessione
Secondo Lautrédou, lo stato di amore viene prima espresso da un’ossessione. Lei (o lui) invade i nostri pensieri come se ci accompagnasse in tutti i momenti della giornata. E a testimoniarlo arrivano anche segni fisici come e fenomeni ormonali. Sono le pupille dilatate, la frequenza cardiaca accelerata, e una forte attrazione sessuale. Tutto questo viene amplificato al giorno d’oggi grazie a internet. Le persone si conoscono ancora prima di incontrarsi e l’ossessione è ugualmente forte.
Ormoni e amore
Gli ormoni possono spiegare il desiderio, ma non l’amore. Essi sono condizioni necessarie ma non sufficienti. L’amore va oltre l’aspetto fisiologico. Tutti gli ormoni del mondo potranno mai sostituire la mente o il cuore, che portano alla scoperta dell’altro. La scrittrice paragona il sentimento amoroso all’armonizzazione “coraggio, cuore e mente”. Spesso ci lasciamo sfuggire l’amore perché non siamo coraggiosi. Il nostro cuore ci dice di amare, ma la nostra mente ci blocca. È il continuo ostacolo che ci viene posto dalla società, dall’educazione o dalla religione. È per questo che non è possibile definire l’amore: appena lo troviamo, nella maggior parte dei casi lo allontaniamo. L’autrice fa un paragone con il film di Antonioni Blow Up. I personaggi sembrano inquadrati in una foto in cui più si avvicinano e più sono lontani. Perché più entrano in contatto e meno si vedono. È un paradosso, ma se cerchiamo di definire, l’immagine si scurisce.
L’amore vive e cambia come l’uomo: impermanenza da non definire
È una condizione che non possiamo controllare. Le cose cambiano: noi cambiamo, viviamo più a lungo. E con noi cambia anche l’amore. Non ci sono parole in grado di ricreare appieno l’emozione vissuta. Spesso siamo in grado di capire come siamo stati amati o come abbiamo amato solo in vecchiaia. E questo perché possiamo riconoscere i nostri sentimenti solo con l’esperienza.
Il colpo di fulmine
Esiste eccome. Si tratta di un incontro tra due persone che si gioca soprattutto nell’apparenza. I due individui hanno la sensazione di conoscersi da un’eternità. Si chiama “cristallizzazione negli occhi.” Questo stato può durare poco tempo. O tutta la vita. Sarebbe sciocco pensare che all’amore di una vita, sempre libero da “interferenze”, perché i capricci della vita possono sempre scuotere una coppia. Il grande amore non è necessariamente quello che ci accompagna per tutta la vita. Oggi, l’amore è vissuto da “fasi”. Si possono avere diverse grandi amori in una vita!
La fiamma del desiderio
Se l’amore vive di fasi, sta a noi riaccendere la fiamma del desiderio se si vive un periodo di “bassi”. L’amore è qualcosa di fluttuante: dopo tre anni, la passione si mescola a impegni, delusioni, dolori, figli e lavoro. Per far fronte a questi cicli della vita di coppia, si deve portare quello che Florence Lautrédou chiama “una nozione di contributo al mondo”. Si tratta di non basare il senso della vita soltanto nell’altro, ma di aprire gli occhi anche al di fuori. Per prolungare l’amore, è importante creare novità intorno alla coppia, contribuendo al buon funzionamento del mondo. Questo “contributo” spesso prende la forma dei bambini, ma può anche rivelarsi come una passione condivisa, una vita sociale intensa. Dobbiamo imparare a essere generosi, e non condurre solo una vita a due che rischia di diventare monotona. Questa è la chiave per un amore che dura.
La generosità come chiave per far durare l’amore
Dobbiamo chiederci continuamente: che cosa facciamo del nostro amore? La passione è l’inizio, ma è anche qualcosa di effimero. Solo la generosità ci può portare a farlo durare. E questa generosità deve essere costruita progressivamente, mattone dopo mattone. L’amore allora diventerà più solido. Per far ciò non bisogna mai fermarsi, piuttosto adeguarsi ai cambiamenti senza chiudersi nelle proprie convinzioni. Magari provando a conoscere qualcosa che appassiona il partner, una cucina che non abbiamo mai provato o frantumando idee con le quali siamo cresciuti.
L’atteggiamento più sbagliato è quello di essere convinti che l’altro sia totalmente diverso da noi o che conduce la propria vita nella maniera più sbagliata. Un atteggiamento che on danneggia solo l’amore per un compagno o per una compagna, ma anche quello per un familiare o un amico. Siamo tutti in grado di capire se le persone a cui siamo legati provano amore per noi. Allora viviamole il più possibile cancellando le nostre “piccole grandi” convinzioni e guardiamo con più attenzione il loro mondo: potrebbe piacerci più di quanto pensiamo…