Il sale è nemico e amico della salute. Spesso, a tavola, si tende a condire le pietanze con l’intento di renderle più appetibili: esagerare è un grave errore. Stando a quanto raccomanda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non bisognerebbe andare oltre i 5 g al giorno. In realtà, una quantità ottimale è pari ai 3,5 g per gli adulti, soglia che scende invece per i bambini.
Rieducare il palato
“Il sale aumenta la pressione arteriosa e favorisce l’ipertensione, malattia responsabile di complicazioni cardiovascolari” – ha rivelato la Dottoressa Corinne Chicheportiche-Ayache. Sarebbe cosa giusta disabituare il palato e rieducarlo senza dimenticare che, più si mangia salato, più sarà difficile farne a meno. E’ solo una questione di tempo.
Il sale? Sì, ma a piccole dosi
Ciò, ovviamente, non significa mangiare sciapo: il sale rimane un elemento essenziale per la salute dell’organismo. E’ bene dunque agire con condizione di causa ricordandosi che, spesso, il 70-80% del sale che ingeriamo nel quotidiano è invisibile perché viene dagli alimenti stessi. A rivelarlo è stato François Delahaye, cardiologo presso l’ospedale Louis-Pradel di Lyon e vice-presidente della Federazione Francese di cardiologia.
Cottura a vapore
Prima regola è evitare alimenti conservati, surgelati o preconfezionati ma, se si ha necessità di acquistarli, occhio alle etichette perché, spesso, le industrie alimentari tendono ad aggiungere più sale di quanto sia indispensabile: “Moltiplicate il tasso di sodio per 2,5 per scoprire la quantità di sale contenuta nei prodotti. Sarebbe bene non oltrepassare i 5 g”, ricorda le Dr Chicheportiche-Ayache.
No alle salse
Vale la pena tenere d’occhio anche l’utilizzo di salse come la mostarda, il ketchup, la vinaigrettes etc. Quindi, in termini di cottura, meglio prediligere quella a vapore mentre, per dare sapore, si può optare per le spezie come la curcuma, il curry o ancora l’aglio.