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Gelato e vino. O gelato al vino?

Scoppia la passione per la winecream. E non solo in Italia

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Gelato e vino. O gelato al vino? Il piacere è comunque assicurato. Al Moscato d’Asti, al Recioto di Soave, al Marsala. Tanti quanto ce ne possono stare nelle decine di doc e docg italiane. Non una moda passeggera, quella dei gelati al gusto di vino. Alcune recenti ricette infatti, risalgono a qualche secolo fa.

Ideali in serata o a fine pasto, in luogo di amari e digestivi. Ma solo se prima non si è bevuto troppo. La “winecream” è apprezzata non solo in Italia ma anche all’estero. Utilizzando vini dolci o secchi, purché espressione del territorio. Mangiare un gelato al Marsala in Friuli non avrebbe lo stesso sapore che in Sicilia. Magari davanti al mare delle Egadi. Un gelato al Ramandolo avrebbe forse senso se non degustato alle pendici dell’Etna?

Che vini usare

I vini che più si prestano all’utilizzo come ingrediente base del gelato artigianale sono quelli dolci. Si combinano bene con lo zucchero contenuto nel gelato. Ed eventualmente con la frutta aggiunta (un classico, per esempio, sta diventando il gelato di moscato alla pesca). E così possiamo avere il gelato al gusto di Moscato di Pantelleria. Di Moscato d’Asti o del rosso Moscato di Scanzo. Allo Zibibbo, al Marsala, al Vin Santo, al Ramandolo, al Recioto di Soave, al Recioto della Valpolicella, oppure un sorbetto al Lambrusco.

Spesso si gioca ancora di più con i sapori. Si può mescolare il vino a spezie, per esempio caffè o cioccolato. Le regole, in questo caso, sono quelle canoniche per l’abbinamento tra cibo e vino. L’intensità degli aromi deve eguagliare quella del vino scelto. Sapori tendenzialmente amari, acidi, sapidi, vanno contrapposti a vini più morbidi e viceversa. Sapori dolci vanno accompagnati a vini dolci, come moscati, passiti e spumanti dolci.

La Crossroads Company, azienda familiare di Baltimore, già nel 2014, ha voluto unire il vino artigianale a vari gusti di gelato – tra cui ananas, frutti di bosco, pesca e fragola. Fino a poco tempo fa questo prodotto era disponibile solo a eventi privati o festival del vino. Ma adesso è possibile acquistarlo online e presto sarà venduto anche in alcuni negozi di Baltimore e Washington D.C.

“Volevamo del gelato ma non volevamo smettere di bere vino”, spiega Dan Gorham, molto semplicemente; così è nata l’idea di Winecream. Ha avuto subito molto successo; le persone andavano ai festival del vino solo per poter mangiare il gelato al vino e andavano in astinenza quando di festival non c’era traccia. Ma quanto alcolico è? La Crossroads Company assicura che l’alcol presente nel gelato è pari ad almeno il 10%, la stessa percentuale presente in un vero bicchiere di vino.