Produzione di cibo locale, aumento dell’ecosostenibilità, un nuovo polo di attrazione per la città: racchiude tutte queste potenzialità Urban Skyfarm, il progetto di fattoria verticale di Aprilli, design studio con sede a Brooklyn. Pensata per la città di Seoul, e in particolare per l’area densamente popolata adiacente al canale Cheonggyecheon, Urban Skyfarm è ispirata alla forma di un albero.
160 metri di altezza, di cui 45 dedicati all’agricoltura idroponica, l’area totale prevede 157,800 metri quadrati di superficie, occupati dagli spazi coltivabili ma anche da altri adibiti ai mercati contadini, ad un giardino botanico, ad una caffetteria e ad un tetto panoramico. Il tutto supportato dalla tecnologia pulita: 3200 metri quadrati di pannelli solari sovrastano la struttura, sistemi di filtraggio dell’aria e di riutilizzo dell’acqua garantiscono la salubrità dell’ambiente e dell’area circostante, materiali leggeri e trasparenti ottimizzano la luminosità naturale.
Ogni area, che si identifica con radici, tronco, rami e foglie, ha caratteristiche pensate per supportare le attività che vi si svolgono. Per esempio la porzione delle radici, ampia e priva di interruzioni spaziali, si presta all’allestimento di mercati contadini dove vengono venduti i prodotti coltivati ed altre attività pubbliche (workshop, conferenze, fiere). La sezione verticale che corrisponde al tronco può essere utilizzata come community garden e spazio pubblico per i cittadini, anche grazie al panorama di cui si gode sulla città. Dal tronco si snodano otto ‘rami’, su ognuno dei quali poggiano decine di aree balconate, ossia le ‘foglie’, che si estendono verso l’esterno il più possibile per catturare luce solare: è qui infatti che si sviluppa l’agricoltura vera e propria, supportata da sistemi di climatizzazione ad hoc per ogni tipo di coltura. Alcune aree sono indoor, altre outdoor a seconda di cosa viene coltivato, in ogni caso tutte supportate dal sistema idroponico.
Ne nasce un edificio destinato a cambiare radicalmente l’estetica della metropoli asiatica, garantendo ai suoi abitanti un nuovo spazio dove trascorrere il tempo libero in un ambiente salubre, coltivare e acquistare cibo fresco e a chilometro zero. Una versione mastodontica e ultra moderna dei community gardens, supportata dalla tecnologia green.